Il fine ultimo delle prove di vibrazione è l’aumento della sicurezza e la riduzione dei costi.
Nell’iter di un processo produttivo i test di vibrazione e i test climatici sono un passaggio imprescindibile per ogni azienda o centro di R&D che abbia la necessità di verificare:
L’esecuzione dei test vibrazioni ambientali consiste nella simulazione, predefinita e ripetibile, delle sollecitazioni riscontrabili da un campione nel suo ambiente di impiego.
Quindi le prove di vibrazione permettono di definire il comportamento dinamico di un dato campione e individuarne eventuali criticità.
Per dare maggior valore e affidabilità ai risultati forniti dal test il campione deve essere posto nella condizione più simile possibile a quelle reali di lavoro. Per questo motivo vi diamo la possibilità di alimentare il circuito elettrico, pneumatico o idraulico (olio o glicole) del campione e di monitorarne lo stato durante lo svolgimento del test.
In molti casi il test è un passaggio obbligatorio e normato.
Il nostro laboratorio é in grado di fornire certificazioni riconosciute a livello mondiale.
Il laboratorio soddisfa richieste di test provenienti da tutti i settori industriali, tuttavia si possono individuare delle categorie principali a cui fare riferimento e sulle quali abbiamo accumulato una grande esperienza.
La nostra offerta spazia a 360° nell’ambito dei test dinamici e prevede anche servizi di consulenza tecnica:
1 - Come viene organizzato un test di vibrazione?
ll primo passo è stabilire che tipo di test effettuare. Se ci sono specifiche di prodotto il cliente le comunica a Centrotecnica e si procede con gli step successivi; se vanno fatti test di ricerca sul prodotto si lavora a quattro mani con i nostri tecnici commerciali per individuare una campagna di test adeguata; se si conosce il settore di impiego senza avere in mano specifiche supportiamo il cliente nell’individuazione di uno standard opportuno. Se sono necessari controlli funzionali o azionamenti è necessario definirne i dettagli con il nostro team.
Secondo passo: il team Centrotecnica produce un programma di test che sottopone al cliente per approvazione.
A questo punto si tratta di pianificare il test e fare recapitare il/i campioni presso il laboratorio.
2 - Il campione deve essere consegnato in anticipo?
È sempre consigliabile consegnare il campione in anticipo per avere il tempo di verificare le condizioni di arrivo del campione, gli ingombri effettivi o che il montaggio del setup sia corretto.Inoltre quasi tutte le norme relative ai test di trasporto prevedono un periodo di acclimatamento presso il laboratorio che varia tra le 12 e le 48 ore. Su esplicita richiesta che verrà riportata nel report l’acclimatamento può essere evitato (per questioni di urgenza ad esempio).
3 - Quanti campioni uguali devono essere testati?
Per le fasi di studio su prototipi in genere ne basta 1. Si consiglia però di fare sempre riferimento alla specifica di test. Ad esempio per i test di trasporto sono altamente consigliabili da 3 a 5 imballi in funzione dello standard applicato.
4 - Chi stabilisce se il test è stato superato con successo?
I criteri per stabilire se il campione supera il test sono stabiliti dal cliente, che è l’unica figura che conosce a fondo il prodotto, la ragione per la quale si effettua il test, quale particolare del prodotto è sotto test ed il suo utilizzo finale. Ci sono poi dei casi in cui i criteri sono definiti in modo dettagliato nella specifica di test o dagli enti certificatori.
Se ci sono delle condizioni al verificarsi delle quali il test debba essere interrotto è altamente consigliabile che siano comunicate al laboratorio.
Centrotecnica può fornire supporto per l’identificazione dei criteri, guidando il cliente nell’individuazione dei possibili aspetti critici.
5 - È possibile presenziare ai test?
Si. È necessario comunicarlo preventivamente per consentire di gestire gli spazi dal punto di vista sanitario (distanziamento sociale, areazione dei locali) e per garantire la riservatezza di tutti i test svolti in contemporanea.
6 - Si possono fare test con campioni contenenti materiali nocivi?
Questi casi vanno analizzati caso per caso, condividendo la scheda tecnica dei materiali e tutte le informazioni di sicurezza. Quando possibile, e se consentito dalle specifiche di test, è consigliabile che gli elementi nocivi vengano sostituiti con altri di pari massa.
7 - Da cosa è costituito il report del test?
È un documento che contiene la descrizione del campione; gli standard di riferimento; il programma di test; la descrizione dello svolgimento dei test con i parametri di programmazione, la descrizione delle macchine utilizzate, delle apparecchiature di controllo e degli strumenti di misura con i relativi riferimenti di taratura.
Le condizioni dei campioni sotto test sono descritte e documentate fotograficamente nel corso delle prove e a fine test. La risposta dei campioni sotto test e i cicli di test sono documentati da grafici (1).
I report possono essere redatti in lingua italiana o inglese (2).
Nota 1: il report di test mostra le condizioni finali dei campioni e la loro risposta strumentale ma non decreta l’esito del test, che, come da punto 4, è nelle mani del cliente o di enti certificatori.
Nota 2: nel caso dei test eseguiti secondo gli standard per ottenere la certificazione ISTA il report viene fornito su un format imposto dall’ente certificatore (solo in inglese).